Fondo Nuove Competenze: opportunità per le aziende

In data 10 novembre 2022, ANPAL, in attuazione del decreto interministeriale del 22 settembre 2022, ha proceduto alla pubblicazione di un nuovo avviso, presentando il Fondo Nuove Competenze 2022.

Le principali modifiche apportate alla disciplina previgente (versione 2020/2021 FNC) sono le seguenti:

  • Il Fondo è rifinanziato con una dotazione di un miliardo di euro.
  • I processi formativi devono svolgersi soltanto in funzione della transizione digitale ed ecologica (devono cioè avere ad oggetto materie specificamente individuate dal nuovo avviso, ed inerenti detta transizione).
  • La formazione potrà essere erogata esclusivamente da enti titolati a livello nazionale o regionale (non è più ammessa la formazione interna)
  • Di norma, la formazione potrà essere finanziata attraverso i Fondi Interprofessionali che abbiano interesse a partecipare.
  • Il termine per sottoscrivere l’accordo sindacale corredato del progetto formativo scadrà il 31 dicembre 2022.
  • La domanda di accesso al Fondo potrà essere presentata entro e non oltre il 28 febbraio 2023.
  • I progetti dovranno prevedere, per ciascun lavoratore coinvolto, una durata minima di 40 ore ed un durata massima  di 200 ore di formazione. In ogni caso, le attività di formazione e di rendicontazione non potranno concludersi oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza.
  • Il FNC coprirà il 60 % della retribuzione oraria del personale posto in formazione e il 100 % degli oneri contributivi.

Il Fondo Nuove Competenze (FNC)

Il Fondo Nuove Competenze è un fondo pubblico istituito dall’art. 88 del Decreto – Legge 19 maggio 2020 n.34 (decreto rilancio) che nasce per supportare il mondo imprenditoriale, contrastando così gli effetti della pandemia Covid-19.

Tale strumento di politica attiva permette l’erogazione di contributi economici per i datori di lavoro che realizzino, in favore del proprio personale, progetti formativi che ne accrescano le competenze, a condizione che:

  • vengano sottoscritti accordi collettivi aziendali o territoriali che prevedano, tra le altre cose, una rimodulazione dell’orario normale di lavoro e l’indicazione del numero dei dipendenti coinvolti;
  • la redazione di progetti formativi, aventi ad oggetto specifiche materie di seguito illustrate, rispondenti ai rigorosi requisiti tecnici e agli standard europei richiamati dal Decreto Interministeriale e dall’avviso ANPAL.

Il Fondo Nuove Competenze è stato rifinanziato, con una dotazione di un miliardo, a valere sull’anno 2023, ed è stato ridisciplinato con Decreto Ministeriale del 22 settembre 2022 e successivo bando Anpal del 10 novembre 2022, i cui testi che sono disponibili, sul sito Anpal al link Avviso Fondo nuove competenze – 2 ed. – ANPAL

Di seguito la sintesi della nuova disciplina, sottolineando sin d’ora che il termine ultimo per la sottoscrizione dell’accordo sindacale necessario alla presentazione della domanda, scadrà, a pena di decadenza, il 31.12.2022, mentre la domanda, completa dell’ulteriore documentazione, potrà essere presentata entro il 28 febbraio 2023

L’oggetto dei processi formativi: la transizione digitale ed ecologica

Una delle principali novità rispetto all’edizione precedente è costituita dalla limitazione dell’oggetto dei percorsi formativi finanziabili mediante il Fondo, che non potranno più esser

scelti liberamente dalle Aziende (come, di fatto, nell’edizione precedente), ma dovranno avere

ad oggetto, esclusivamente, innovazioni aziendali, che tengano conto della transizione digitale ed ecologica  in funzione di uno dei seguenti processi:

  • innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
  • innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
  • innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque
  • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
  • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
  • promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del
  • patrimonio ambientale, artistico e culturale

Possono accedere al Fondo anche i datori di lavoro che, in sede di intesa, ritengano necessario adeguare le competenze dei lavoratori, in seguito alla sottoscrizione di accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico, ai sensi dell’articolo 43 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, ovvero siano ricorsi al Fondo per il sostegno alla transizione industriale di cui all’articolo 1, comma 478, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

Nell’ambito della transizione digitale, i progetti formativi potranno riguardare tanto competenze digitali di base (v. Allegato 1 del decreto) tanto competenze digitali specialistiche (v. allegato 2 del decreto); nel campo della transizione ecologica, i progetti formativi potranno riguardare lo sviluppo e l’accrescimento delle abilità/competenze identificate dalla Commissione Europea quali utili alla transizione ecologica (v. Allegato 3); con riferimento alle situazioni di cui all’articolo 3, comma 2, i contenuti formativi dei progetti se non riferiti alla transizione digitale ed ecologica devono essere referenziati, sia in fase di progettazione sia in fase di attestazione finale, ai descrittivi delle attività di lavoro classificate in Atlante del lavoro e delle qualificazioni.

Il ruolo dei fondi interprofessionali

I Fondi Interprofessionali acquistano un ruolo centrale nell’erogazione della formazione. L’azienda che richiederà l’accesso al fondo non potrà più essere anche il soggetto che eroga la formazione ed i relativi costi saranno di norma finanziati dai Fondi Paritetici Interprofessionali aderenti all’iniziativa (che quindi dovranno esser coinvolti).

L’elenco dei Fondi Paritetici Interprofessionali che manifesteranno ad ANPAL l’interesse a partecipare all’attuazione degli interventi del FNC sarà pubblicato sul sito di ANPAL, nella sezione dedicata, allo scadere dei 30 giorni previsti dal decreto per l’adesione. Il datore di lavoro dovrà indicare, nell’istanza di ammissione a contributo, il Fondo Paritetico Interprofessionale al quale aderisce.

Nel caso in cui il progetto formativo coinvolga categorie di lavoratori (dirigenti e non) per i quali il datore di lavoro aderisca a più Fondi, lo stesso dovrà presentare una sola istanza contenente un progetto per ogni Fondo a cui aderisce.

Resta fermo l’importo massimo del contributo complessivo per la singola istanza pari a 10 milioni di euro. Le aziende non iscritte ai fondi devono rivolgersi ad enti accreditati regionalmente o a livello nazionale.

Ammontare del finanziamento concesso dal Fondo Nuove Competenze

Altra significativa novità rispetto al precedente bando è che la copertura dei costi retribuitivi garantita dal Fondo sarà, questa volta, di norma, solo parziale.

Il Fondo Nuove Competenze rimborserà infatti i costi retributivi del personale coinvolto nei progetti formativi per un ammontare pari al 60% (non più il 100 % come lo scorso anno) delle ore del normale orario di lavoro destinate alla partecipazione al progetto formativo. Tale quota può salire al 100% della retribuzione nel caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione dell’orario normale di lavoro, di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, a parità di retribuzione complessiva, anche di

natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda.

Gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione saranno invece  rimborsati per intero, cioè nella misura del 100 %, inclusa la quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo.

Richiesta di anticipazione del contributo

Non è più prevista l’anticipazione del 70% del contributo concesso, ma è possibile chiedere a titolo di anticipazione l’erogazione del 40% del contributo concesso, previa presentazione di una fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, di importo pari all’anticipo e della durata di ventiquattro mesi, a garanzia dell’eventuale richiesta di restituzione della somma stessa.

In alternativa, le somme si ottengono in un’unica tranche a saldo dopo le verifiche effettuate sulla documentazione presentata.

Le richieste di saldo dovranno essere presentate entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza, a pena di inammissibilità della domanda

Gli accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro

Gli accordi sindacali, da sottoscriversi, come detto, entro e non oltre il 31.12.2022, dovranno prevedere i seguenti elementi

  • Numero dei lavoratori
  • Numero di ore destinate alla formazione
  • Il periodo entro il quale realizzare le attività formative
  • I processi in funzione dei quali è necessario l’aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione ecologica e digitale

Durata dei progetti formativi

I progetti formativi dovranno prevedere, per ciascun lavoratore coinvolto, una durata minima di 40 ore e massima di 200 ore (non più 250).

Il termine di completamento del progetto formativo è di 150 giorni (non più di 90) dalla data di approvazione dell’istanza, pena l’inammissibilità del contributo. Anche il termine per la rendicontazione è di 150 giorni.

Presentazione dell’istanza per il Fondo Nuove Competenze

L’istanza potrà essere presentata dal legale rappresentante o suo delegato tramite l’accesso con SPID, CIE o CNS alla piattaforma informatica dedicata MyANPAL a partire dal giorno 13 dicembre 2022 dalle ore 11 e sino al 28 febbraio 2023e alle stesse dovrà essere allegato l’accordo collettivo. Come al solito le domande verranno esaminate e finanziate in ordine di priorità cronologica nella presentazione.

I servizi di Studio Materia

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Studio Materia, Studio Legale e Tributario, partner di EgoValeo, può:

  • Esaminare, con l’azienda il fabbisogno formativo conforme alle materie oggetto di bando
  • Supportarvi nella stesura dell’accordo collettivo
  • Affiancarvi, unitamente alla società di formazione prescelta dall’azienda, nella redazione del Progetto Formativo conforme ai requisiti richiesti dal Bando Anpal e nella presentazione dell’istanza di accesso al FNC
  • Assistervi nell’eventuale istanza da presentare ai Fondi Interprofessionali per coprire i costi della formazione
  • SupportarVi nella fase di rendicontazione e certificazione della formazione.

Se sei un’azienda ed il FNC è di tuo interesse, puoi contattarci da qui e richiedere maggiori informazioni.

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